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2° Periodo - La guerra dei Boxers
Storia
Il 20.4.1900 iniziò, di fatto, la cosiddetta "guerra dei
Boxers" (erano così chiamati gli aderenti ad una socie-
tà seg reta con indirizzo xenofobo). A Pao-Ti-Fung si
sviluppò infatti un primo cruento combattimento tra
bande di insorti ed una comunità di missionari e di
cinesi convertiti al cristianesimo (come tali, considera-
ti portatori della cultura occidentale). Gli scontri dila-
garono in brevissimo tempo e subito le principali
potenze inviarono le loro navi a Taku (porto vicino a
Tien-Tsin) per sbarcare reparti di marinai. Il comando
delle operazioni fu assunto dall'Ammiraglio inglese
Seymour. In quel momento per l'Italia si trovavano in
Cina solo l'Elba e la Calabria; entrambe sbarcarono un
gruppo di 40 marinai (i primi al comando del T.V.
Paolini ed i secondi del T.V. Sirianni) che insieme ad
altri contingenti alleati si diressero, rispettivamente, a
Pechino ed a Tien-Tsin per proteggere le Legazioni ivi
esistenti. Dopo questi movimenti la forza degli alleati a
Pechino arrivava a 428 uomini ed a Tien-Tsin a 402
uomini. Si trattava quindi di una forza esigua che pote-
va essere rinforzata con altri 950 uomini circa che pote-
vano essere sbarcati dalle navi già esistenti in loco
(senza intaccarne l'efficienza operativa); di questi,
circa 20 uomini potevano essere ancora prelevati dalle
navi italiane. Poco dopo la situazione peggiorò e
l'Amm. Seymour decise allora di fare sbarcare anche il
resto di uomini disponibili; dalla nave Elba sbarcarono
pertanto altri 20 marinai i quali, sotto il comando del
S.T.V. Carlotto, furono inviati a Tien-Tsin.
Continuavano intanto ad arrivare a Taku le navi delle
grandi potenze con relativo afflusso di nuovi contin-
genti. Così, il 10.6.1900, l'Amm. Seymour decise di
mettersi in marcia verso Pechino al comando di una
colonna di 1782 uomini della quale facevano parte
anche 20 italiani. Qualche giorno dopo (17 giugno),
una forza alleata formata da 5 cannoniere di nazionali-
tà russa, tedesca e francese (sulle quali era stato imbar-
cato anche un gruppo di 24 marinai italiani al coman-
do del S.T.V. Tanca) conquistò invece i forti di Taku
allo scopo di assicurare il libero collegamento tra le
navi alleate e le truppe a terra. In risposta alla perdita
dei forti di Taku i Boxers, che già occupavano la città
murata del quartiere cinese di Tien-Tsin, attaccarono le
Legazioni che si trovavano nella parte europea della
Fig. 4
25.7.1900 - Cartolina spedi-
ta durante il transito a Suez.
Il mittente indica
"1° Battaglione Fanteria -
Estremo Oriente"
Fig. 5
Una delle tante cartoline
sulle truppe internazionali
in Cina.
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