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ranno le variazioni accertate di diciture e date, nonché
un tentativo di valutazione dei bolli stessi, in base alla
rarità ed alla “popolarità”. Tale discorso non è sempli-
ce ma va incontro ad un’esigenza abituale in campo
collezionistico; pure su questo sarebbe gradita l’opi-
nione dei collaboratori.
Sul problema delle valutazioni sono già stati contattati
alcuni dei principali operatori ed esperti ed altri lo
saranno in seguito. C’è tuttavia da aspettarsi che le valu-
tazioni stesse, comunque proposte, difficilmente trove-
ranno un consenso unanime, troppe essendo le variabili
in gioco e le diverse opinioni personali, più o meno
motivate, di ciascuno di noi. Speriamo di non essere lin-
ciati e, se proprio sarà indispensabile un capro espiato-
rio, lo si cominci a cercare sulla Riviera romagnola.
Dal mese di giugno, in cui è uscita la prima edizione
del catalogo, è arrivato un gran numero di nuove segna-
lazioni, aggiunte e variazioni di date d’uso, segno
indubbio dell’attenzione con cui molti stanno collabo-
rando all’impresa, che dà anche modo a tutti noi di
riguardare con rinnovato interesse ed in un’ottica nuova
alle nostre raccolte.
La maggior parte delle segnalazioni riguardano le date
d’uso: molti indicano anche i giorni estremi d’uso dei
bolli e non solo il mese e l’anno, come mi ero limitato
a chiedere.
Si tratta di una mia scelta iniziale, probabilmente erra-
ta, ma niente vieta di mettere ora nel catalogo anche i
giorni, se la cosa è ritenuta utile. Debbo solo rammari-
carmi con me stesso per non aver seguito questo crite-
rio fin dall’inizio del lavoro sulla Grande Guerra,
cominciato con Aldo Cecchi più di trent’anni fa e che
ha visto coinvolti numerosi amici e collaboratori, che
ora non possono purtroppo più dare il loro prezioso
contributo. La data d’uso più lontana da quella messa
in catalogo (marzo ’17) riguarda l’Ambulante per la
Carnia n. 1, ora segnalato il 12 maggio ’16 (collezione
Ruscitti, fig. 1).
Quanto alle segnalazioni più importanti nell’ottica del
catalogo, quelle di nuove diciture, hanno contribuito
principalmente Francesco Cavicchi e Claudio Ruscitti,
mentre altri hanno inviato lunghi ed accurati elenchi di
nuove date d’uso, di cui sarà tenuto conto nelle future
edizioni: ricordo in particolare Benito Carobene, Piero
Fig. 2
bollo del 1º febbraio 1917
con la dicitura:
Posta Militare / Comando 1ª Arm
ta
Fig. 3
Bollo del 24 gennaio 1917
con dicitura davvero nuova:
Posta Militare /
Comando 6ª Armata
 
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