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Macrelli, Giancarlo Polverari e Samuel Rimoldi e rin-
grazio tutti per l’assidua e preziosa collaborazione,
scusandomi di eventuali involontarie omissioni.
Cavicchi documenta un bollo del 1° febbraio 1917 con
la dicitura:
Posta Militare / Comando 1ª Arm
ta
che non era stato elencato. Gliene sono doppiamente
grato, perché evidenzia uno dei tanti miei errori: infat-
ti il bollo in questione era già stato riprodotto come 3B
a pagina 237 del già citato 2° volume mio e di Aldo
Cecchi edito da Sirotti, ma poi me ne sono dimentica-
to e ne riproduco ora un esempio nella fig.2.
Ruscitti segnala un bollo del 24 gennaio 1917 con dici-
tura davvero nuova:
Posta Militare / Comando 6ª Armata
che non mi era noto in precedenza (fig. 3).
Credo valga la pena fare il punto sui bolli degli uff ici
di comando d’armata con queste diciture, comprenden-
ti cioè la parola COM o COMANDO per esteso.
L’indagine è ovviamente limitata alle prime sei armate,
le sole costituite prima dell’agosto 1917, cioè prima
dell’adozione della numerazione convenzionale.
È pure escluso l’uff icio del Comando Supremo, i cui
bolli nominativi recano sempre questa indicazione e
che risultano usati anche dal 17 novembre ’17 al 31
gennaio ’18 (la precedente prima data in catalogo era il
18 novembre).
Una prima fornitura di bolli in cui compare la parola
“COM.” risale al settembre 1915 ed è limitata, per
quanto ne sappiamo f inora, alle armate 3ª e 4
ª
.
Per entrambe se ne conosce un solo sottotipo, con in
alto “UFFICIO POSTA MILITARE” e lunette tratteg-
giate, indicate dal solito simbolo III.
Ad avere per primo un bollo con la parola “COMAN-
DO” per esteso fu l’ufficio della 5
ª
Armata, nel suo
primo periodo di funzionamento, dal 30 maggio al 4
luglio 1916.
La dicitura in alto è “POSTA MILITARE” e le lunette
non hanno tratteggio.
La fornitura successiva di bolli di questo tipo fu fatta sul
finire del 1916 o ai primi del 1917 alle altre armate, con
esclusione della 2ª che manca ancora all’appello.
Lo stato attuale delle cose è riassunto nella tabella, che
mi aspetto di aggiornare presto, sia per nuove diciture
sia per le date d’uso. A quanto f inora noto, nessuno di
questi bolli risulta usato nel secondo periodo nominati-
vo, dopo il cambio dei bolli avutosi a seguito della riti-
rata di Caporetto.
Bolli degli uff ici d’armata con la parola COM
oppure COMANDO
Pure il bollo con Com o Comando 2ª Armata potrebbe
esistere tecnicamente, dato che l’uso dei bolli in que-
stione risale ai primi due mesi del 1917, prima delle
trasformazioni organiche che, coinvolgendo anche la
Zona Carnia, dettero origine, accanto alla 2a Armata,
alla Zona Gorizia.
Varrà la pena ricordare che neppure l’uff icio postale di
quest’ultima g rande unità ebbe in dotazione bolli com-
prendenti la parola “comando”, gli unici noti essendo
quelli con la dicitura “Posta Militare / Ufficio C.L.”,
dove le iniziali sono quelle del comandante dell’unità
stessa, il generale Luigi Capello.
Si tratta dell’unico caso del genere, dovuto probabil-
mente a svista o fraintendimento, dato che la sigla era
quella convenzionale del comando in questione, creata
per ragioni di tutela del segreto militare, ma in nessun
altro caso le sigle convenzionali andarono a finire
anche sui bolli postali. Un resoconto più ampio del
caso in questione e del problema delle sigle convenzio-
nali si può trovare, oltre che sul volume già citato, in un
articolo mio e di Aldo Cecchi, pubblicato sul n. 98
della rivista “Francobolli” nel lontano 1979.
Dicitura del bollo Prima data Ultima data Tipi
Uff icio Posta Militare
III / III Com. 3ª Arm. 10.9.15 26.9.15 1
Uff icio Posta Militare
III / III Com. 4ª Arm. 8.9.15 19.9.15 1
Posta Militare /
Comando 1
ª
Armata 21.2.17 27.2.17 1
Posta Militare /
Comando 1ª Arm
ta
24.1.17 16.2.17 1
Posta Militare /
Comando 3ª Armata 24.1 17 27.2.17 2
Posta Militare /
Comando 4ª Armata 24.1.17 24.2.17
Posta Militare /
Comando 5ª Armata 29.6.16
1
Posta Militare /
Comando 6ª Armata 24.1.17
1
Pubblicazioni dei soci
Alessandro Moro di Padova dopo la pubblicazione
del volume storico-postale “Deutsche Besetzung Zara”
Ed. Ausilio di Padova, 1991 e del romanzo “I Misteri di
Zara” Ed. Laser Invest, 2005, ha pubblicato un nuovo
romanzo, questa volta senza alcun riferimento f ilateli-
co, ma con l'usuale piacevole stile,
“Attacco al
Mantegna”
Ed. Helvetia 2006.
Francesco Riboldi di Senna Lodigiana già autore di
tre “quaderni” di storia postale locale di Comuni del
Lodigiano, ha pubblicato, col sostegno del Comune di
Livraga e del Circolo Filatelico Numismatico Banino,
una nuova monog raf ia
“L'Ufficio Postale di Livraga”
che si aggiunge a questa interessante collana.
Tutti i soci sono invitati a segnalare alla redazione le
loro pubblicazioni.
 
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