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OCCUPAZIONI ED ANNESSIONI ITALIANE NELLA
SECONDA GUERRA MONDIALE
di Valter Astolfi
Aggiornamento n. 4
In questo numero l’aggiornamento riguarda la
Jugoslavia (i precedenti sono stati pubblicati sul n. 91
per quanto riguarda l’Albania, sul n. 92 per la Francia
e sul n. 93 per la Grecia). Prima di passare all’elenco
delle modifiche devo fare una errata corrige al n. 93:
le didascalie riportate sotto le figure di pag. 322 e pag.
355 sono state invertite.
JUGOSLAVIA
Pag. 392
Per una svista non sono stati riprodotti i francobolli, i
segnatasse e le cartoline postali di produzione italiana
che hanno ricevuto la soprastampa in caratteri cirillici
“UPHA TOPA”: si tratta di alcuni valori della serie cd.
“Imperiale” del 1929; del francobollo di posta aerea da
50 c. tipo “Pegaso”; di alcuni valori della serie di
segnatasse del 1934 e della cartolina postale da 30 c.
senza il motto “Vinceremo”.
Pag. 397
Dopo il 4° capoverso inserire la seguente frase:
Se serve una prova convincente in tal senso penso sia
suff iciente l’esame di questo “listino” emesso a Sussa
in data 15.10.1942 dall’Intendenza Civile del Fiumano
Kupa. Si tratta di un vero e proprio listino commercia-
le con prezzi, a quell’epoca, in qualche caso altissimi.
Ogni commento sull’attività speculativa
dell’Intendenza appare del tutto superfluo.
In ogni caso il documento risulta interessante anche
perché sullo stesso sono indicati alcuni dati circa il
numero delle serie emesse.
Pag. 406
Dopo il 1° capoverso inserire la seguente frase:
E’ probabile che a Spalato l’uso dei francobolli italiani
sia iniziato ancor prima del 28.4.1941. Infatti, mi è nota
una cartolina scritta a Spalato il 26.4.1941 ed affranca-
ta con un francobollo da 20 c. della cd. serie
“Imperiale” che è stato poi annullato in data 30.4.1941
dall’uff icio di Zara. In questo caso l’uff icio di Spalato
ha solo applicato a fianco del francobollo un bollo in
gomma.
Pag. 420
Nell’elenco delle voci incluse nel tariffario jugoslavo
(primo periodo d’occupazione, tariffe in dinari) manca
la voce “Fermo Posta”. Sulla base della lettera qui
riprodotta e descritta risulta che il diritto di “Fermo
Posta” era pari ad 1 dinaro.
Lettera spedita in data 1.4.1941 da Eisenerz
(Germania) con destinazione “Fermo Posta”a
Lubiana, dove giunge il 22.5.1941, come si rileva dal
bollo di arrivo al verso e da quello applicato sul segna-
tasse da 1 d. con soprastampa “Co. Ci” usato per il
diritto di “Fermo Posta”(entrambi del tipo ex jugosla-
vo, ad un cerchio, scalpellato). Si tratta quindi di una
lettera spedita prima dello scoppio della guerra ed
arrivata dopo l’occupazione italiana della città.
Po iché la lettera non viene reclamata, dopo circa un
mese viene rispedita al mittente (vedi apposita etichet-
ta e bollo in data 24.6.1941; questa volta il bollo è di
fornitura italiana, a due cerchi, bilingue) . Oltre ad
attestare la tariffa per il diritto di “Fermo Posta” la let-
tera è sicuramente molto rara e particolare anche per
il periodo in cui si colloca.
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